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Articolo aggiornato dopo la pubblicazione iniziale

CASERTA, 17 GIUGNO 2019 – «È un qualcosa che ci ha fatto rabbrividire, soprattutto per la naturalezza con cui è avvenuto» ci dice, ancora scosso, Antonio (nome di fantasia): «Io, il mio ragazzo e i nostri amici ci siamo sentiti trattati non come persone, ma come rifiuti». I fatti si svolgono alla Tenuta Re Ferdinando, a San Prisco, una delle strutture più famose della provincia di Caserta.

È la sera di sabato 15 giugno e, mentre – ironia della sorte – ad Atripalda si svolgeva il Pride, presso la tenuta si svolge “For the Love of White”: tipica soirée della movida casertana – bordo piscina, dj set, divertirsi rilassandosi.

«Arriviamo fuori la tenuta e ci mettiamo in fila. La sicurezza ci ignorava palesemente mentre faceva passare varie ragazze e ragazzi; capito di essere trasparenti abbiamo chiesto spiegazioni, il buttafuori ci ha risposto testualmente: “ragazzi non potete entrare, si entra solo a coppie, uomo donna! Solo coppie etero! Non che abbia qualcosa contro gli omosessuali, ma si entra solo a coppie etero”. Noi ovviamente sentito questo gli abbiamo risposto dicendo di essere nel 2019 e lui replicando ha detto che nel 2019 si entra così nei locali».

BERNARDO DIANA, PRESIDENTE ARCIGAY CASERTA: «SEMBRA DI ESSERE NEL 1939, quando c’erano i cartelli con scritto “Vietato l’ingresso agli ebrei e ai cani” o nel periodo della segregazione razziale con le feste “solo per bianchi” o “solo per neri”, ciò mi preoccupa e ritengo illegittimo questo tipo di selezione all’ingresso che è basata su vecchi cliché».

«LE CHIACCHIERE STANNO A ZERO» prosegue il Presidente «abbiamo saputo che il manager di Tendance Party, che fa capo a Tenuta Re Ferdinando per l’organizzazione di eventi, si è difeso dicendo che il buttafuori lavorasse per una ditta esterna, ma Antonio ci ha spiegato che ben due dipendenti (due ragazze) dell’azienda affiancassero il buttafuori senza opporsi minimamente alle sue esternazioni, e infatti sarebbe inverosimile che un buttafuori decida autonomamente a chi permettere l’ingresso: è evidente che stesse seguendo le direttive di Tenuta Re Ferdinando».

«Proponiamo all’azienda di avviare con noi un percorso di formazione al personale – manager inclusi – affinché si evitino questi eventi spiacevoli ad altre persone; resta il dispiacere che nel 2019 ad una semplice festa a Caserta dia ancora fastidio la presenza di persone LGBTIQ (lesbiche, gay, bisessuali, trans, intersessuali, queer) e invitiamo la nostra comunità ad essere sempre visibile e presente, scegliendo con cura le attività commerciali dove andare a spendere e passare il proprio tempo».

Aggiornamento: la proprietà della Tenuta Re Ferdinando si scusa per ciò che è accaduto e incontrerà nella giornata odierna il Presidente di Rain Arcigay Caserta e la coppia per chiarire e superare l’episodio, condannando fin da ora questi episodi di discriminazione, spiegando che la serata era organizzata da terzi che avevano preso in fitto la struttura.

Aggiornamento dopo l’incontro

La proprietà della Tenuta Re Ferdinando ieri sera ci ha incontrato e dopo un lungo confronto tra la coppia e tutto lo staff presente alla serata del 15 giugno ci sono state le scuse dell’agenzia di sicurezza, dell’organizzatore della serata e la riconferma delle scuse del proprietario (che erano già arrivate in mattinata). L’incontro, durato diverse ore, ha dato la possibilità di iniziare a pensare a nuovi metodi per la selezione all’ingresso e siamo sicuri dell’impegno che nel frattempo tutto lo staff ci metterà nel ripristinare la serenità e l’armonia.
Dal nostro punto di vista abbiamo ricevuto l’impegno di tutti in una maggiore attenzione nei confronti delle persone LGBTI+ e la disponibilità ad essere nostri partner per il Pride.
Vedremo nel corso del tempo se tali impegni saranno mantenuti e nel caso ritorneremo ad aggiornarvi su questo caso: nel frattempo a Tenuta Re Ferdinando ci aspettano e siamo sempre i benvenuti.
A un episodio spiacevole capita che si risponda di pancia e si dicano cose molto forti, per questo motivo invitiamo sempre a mantenere la mente lucida e restare sempre dalla parte della ragione così come hanno fatto i nostri due utenti vittime di questo episodio: a tutti i commentatori dell’articolo invitiamo a riflettere sul modo in cui hanno commentato, anche facendo delle accuse che si sono rivelate infondate.

Il Proprietario della Tenuta Re Ferdinando con il Presidente di Rain Arcigay Caserta onlus al termine dell’incontro