Lido “ARCOBALENÒ”, Salerno, Venerdì 4 Agosto 2017 – Doveva essere un normalissimo pomeriggio estivo quello che una coppietta omosessuale formata da “A. I.” , casertano diciasettenne e attivista nel Gruppo Giovani di “Rain Arcigay Caserta” onlus e dal suo fidanzato salernitano di diciotto anni, i quali si accingevano a trascorrere delle ore di tempo libero nella piscina dello stabilimento balneare Lido Arcobalenò di Salerno, come tanti giovani della loro età;
invece si è trasformato dell’ennesimo episodio sgradevole di omofobia esercitata da parte dei gestori di una struttura turistica.
“Eravamo in piscina come tutti gli altri: anziani, famiglie, adolescenti come noi e tantissime coppie eterosessuali” raccontano i due giovani.
“Come facevano tutte le coppie eterosessuali presenti, anche noi ci siamo abbracciati mentre eravamo in acqua;
con il senno di poi, avevamo notato qualche anziano che ci fissava e un uomo che addirittura ci ha indicati,
ma non gli abbiamo dato peso, sicuri che i gestori del Lido ci avrebbero tutelato da qualsiasi evento spiacevole”.
Ma la fiducia dei due adolescenti nei gestori di ‘Lido Arcobalenò’ viene tradita:
“Ad un certo punto il bagnino si avvicina pacatamente ma ci rimprovera di essere più ‘composti’ – usa questo termine – con la motivazione che lì ci fossero bambini”.
“Provando profondo disagio nel sentirci definire ‘disturbatori dei bambini’
abbiamo preferito uscire dalla piscina e allontanarci”.
Ma non finisce lì: “il bagnino nel vederci allontanare ci viene incontro iniziandoci a dire che si sarebbe rivolto così anche ad una coppia eterosessuale: peccato che lì ce ne fossero decine intente a baciarsi e abbracciarsi e nessuna è stata importunata come è accaduto a noi”.
DURA REAZIONE DEL PRESIDENTE DI RAIN ARCIGAY CASERTA, BERNARDO DIANA – “Sono stato contattato immediatamente da A., che frequenta la nostra associazione ed è un ragazzo di grande maturità, considerando che a diciassette anni abbia deciso di dedicarsi ad aiutare i suoi coetanei che, proprio per eventi di questo genere, sono emotivamente vulnerabili;
Mi sento profondamente sdegnato, perché questo è il terzo caso di omofobia da parte di esercizi del settore turistico, dopo quanto accaduto alla coppia gay che voleva prenotare una camera in Calabria, e si è vista rispondere che non si accettavano gay e animali, e il caso della villa in Salento che affermava la stessa cosa in un annuncio”. Quarto caso, se si aggiunge quello razzista di Cervia.
“La legge Cirinnà conferisce pari dignità alle coppie etero e omosessuali, quelle sposate con matrimonio o unione civile e quelle conviventi: chi sperava che questo bastasse a favorire l’integrazione sociale, si sbagliava, per questo chiediamo con forza un’estensione della legge Mancino contro le discriminazioni anche a quelle basate sull’odio per l’orientamento sessuale e l’identità di genere, nel frattempo speriamo che venga approvata presto la proposta di legge analoga in consiglio regionale”
LA DICHIARAZIONE DEL COMITATO TERRITORIALE ARCIGAY SALERNO “MARCELLA DI FOLCO” – “Se un abbraccio diventa disdicevole, pericoloso o oggetto di attenzioni da parte di qualcuno, e se queste attenzioni determinano una limitazione nella libertà di qualcuno, vuol dire che c’è ancora molta strada da fare”: così afferma il comunicato emanato da Arcigay Salerno “Marcella Di Folco”.
“Noi del Comitato Territoriale esprimiamo solidarietà ai due ragazzi per l’increscioso episodio avvenuto”.
“Ci spiace dover assistere nuovamente ad episodi che rasentano espressioni di discriminazione e che senza dubbio sono palesano un clima di intolleranza e difficile riconoscimento sociale e culturale delle diversità”.
“Continuiamo a sperare che azioni politiche, sociali ed educative siano sempre più incisive e che possano portare le nostre comunità ad una sempre maggiore cultura del riconoscimento e del rispetto dell’altro.
Inoltre, questo come altri episodi, raccontano di quanta strada ci sia ancora da fare per il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali in materia di crescita umana e civile dei nostri contesti di vita. Il Comitato Territoriale Arcigay Marcella di Folco Salerno resta impegnato sul territorio di Salerno e Provincia a tutela delle persone lgbti e nella promozione della cultura del rispetto, del riconoscimento e delle uguaglianze” conclude l’Associazione Salernitana.
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Sito del Lido Arcobalenò: http://www.arcobalenosalerno.it
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Il Presidente : Bernardo Diana – presidente@raincaserta.it
L’Ufficio Stampa: Gianuario Cioffi – ufficiostampa@raincaserta.it
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Via Pandolfina Fasanella 78, Salerno

Vincenzo Ruggiero.

È sempre doloroso quando muore una persona, indipendentemente da chi egli o ella fosse, da cosa facesse, e da chi fossero i suoi affetti più cari, i familiari, e la comunità di appartenenza.

Quello che sicuramente ci ha lasciati sconvolti nella vicenda di Vincenzo Ruggiero è stata la modalità: un omicidio è infatti una morte che è stata voluta da chi l’ha procurata, con l’aggravante del tradimento della vittima, che sicuramente non immaginava come una persona conosciuta tramite i propri affetti potesse costituire un pericolo per la propria incolumità.

Si dice che il giorno in cui si lascia il Mondo sia quello in cui la Vita di quella Persona rivela il proprio valore: Vincenzo Ruggiero è morto da Lavoratore che si guadagnava da vivere in maniera onesta e dignitosa, è morto da Uomo che sapeva prendersi cura dei propri amici e familiari e da Cittadino che trovava sempre il tempo per dedicarsi al prossimo.

Lo ricorderemo come personificazione del Sorriso che ci illumina da tutte le sue fotografie.

Rain Arcigay Caserta onlus, nell’esprimere il proprio cordoglio, offre assistenza morale e materiale alla Famiglia Ruggiero e alla signorina Heven Grimaldi.

 

Ufficio Stampa
Rain Arcigay Caserta onlus